Danni da smalto semipermanente: cosa fare

A chi non è mai capitato di notare certi danni dopo la rimozione del semipermanente? Ecco, quando succede, in realtà si ha a che fare con effetti collaterali della rimozione, e non dello smalto in sé; il semipermanente è, infatti, un cosmetico sicuro che non crea alcun problema alle unghie.

Se si escludono allergie e irritazioni, i principali danni che si possono riscontrare a seguito della rimozione dello smalto semipermanente sono:

• punti o linee bianche sulle unghie;
• letto ungueale non uniforme;
• unghie che si spezzano facilmente;
• unghie che si sfaldano.

Nella maggior parte dei casi, il problema sta a monte: l’uso di tecniche o di strumenti sbagliati per la rimozione dello smalto può provocare dei microtraumi e ridurre la quantità di cheratina che, allo stesso modo, rendono le unghie più fragili e maggiormente esposte a rotture e sfaldature.

Lo smalto semipermanente può essere rimosso in modo diverso:

• con il solvente che, se eccessivamente aggressivo o chimico, può dar vita a microtraumi davvero dannosi per le unghie;
• con la lima, che provoca uno stress meccanico sulle unghie; se si esercita troppa pressione o se si usa una grana sbagliata, il letto ungueale si può assottigliare;
• con il peel off, cioè quando lo smalto si solleva come se fosse una pellicola; si tratta di una rimozione molto pratica ma, anche in questo caso, se si applica troppa forza/pressione per sollevare lo smalto si può incorrere in onicomicosi;
• con la fresa, uno strumento che dovrebbe essere utilizzato solo da personale esperto, perché ha bisogno di cautela ed esperienza per evitare danni permanenti.

Tuttavia, non è solo la rimozione dello smalto che può causare danni alle unghie, anzi: è possibile danneggiarle anche in fase di applicazione. Questo accade quando si utilizzano preparatori troppo aggressivi, di primer troppo acidi su unghie che non godono di ottima salute o di buffer opacizzanti impiegati con troppo vigore.

Ecco perché è molto importante scegliere, innanzitutto, cosmetici professionali che non vadano a intaccare la salute e il benessere delle unghie, come quelli proposti da DVA e da Nail Studio Professional: in entrambi i casi è possibile usufruire di prodotti eccellenti che, oltre a garantire una durata di almeno 4 settimane del risultato finale, non intaccano in alcun modo il benessere e l’aspetto delle unghie.

Come rimediare ai danni dello smalto semipermanente?

Se ormai il danno è fatto, è possibile rimediare? La risposta è: assolutamente sì. Nel caso in cui le unghie abbiano subito dei microtraumi e appaiano scheggiate, spezzate e sfaldate, si può ricorrere a soluzioni semplici e veloci:

• se le unghie mostrano graffi e arrossamenti ma, alla fine, si rivelano abbastanza dure e forti, si può intervenire applicando uno smalto rinforzante come la Base Indurente DVA a base di calcio e vitamine;

• se le unghie presentano spaccature e tagli verticali, è consigliato accorciarle, riparare la rottura con una bustina di tè e poi procedere con l’applicazione di una base indurente;
• se le unghie sono assottigliate e particolarmente arrosate, oltre che sensibili e doloranti, è necessario interrompere l’applicazione dello smalto e accorciarle in più possibile, per poi lasciarle “libere” fino a quando non ricresceranno spontaneamente.

Al contempo, è possibile ricorrere a diversi rimedi “della nonna” che, attingendo a ingredienti 100% naturali, permettono di restituire alle unghie danneggiate un’aspetto sano e forte:

• olio di oliva e limone: la combinazione di questi due oli è perfetta per donare alle unghie nutrimento e idratazione, soprattutto se si presentano fragili e debolI

    

• olio di ricino: è a dir poco miracoloso nel favorire la crescita di ciglia e capelli, mentre per le unghie ha azione rinforzante e indurente;

Olio di ricino - Photo Credits Pinterest

• bicarbonato: questo ingrediente è l’ideale per unghie non solo fragili, ma anche ingiallite. Se unito a qualche goccia di olio di oliva, poi, è in grado di sprigionare tutto il suo potere rinforzante;

Bicarbonato - Photo credits Pinterest

• tè verde: in qualità di valido antiossidante e antinfiammatorio, è perfetto per le unghie arrossate e dolenti, che riacquisteranno forza e vigore;

Tè verde - Photo credits Pinterest

• avocado: dall’alto potere nutriente, è in grado di restituire forza e robustezza anche alle unghie più deboli e sfaldate;

Avocado - Photo credits Pinterest

• gel di aloe vera: esattamente come l’olio di ricino, è un vero e proprio elisir di bellezza per unghie e capelli. Ne basta davvero un pizzico per donare sollievo alle unghie danneggiate e favorire il loro processo di guarigione;

Gel aloe vera - Photo credits Pinterest

• burro di karitè: dal forte potere ristrutturante, ideale in caso di unghie particolarmente indebolite;

Burro di karitè - Photo credits Pinterest

• tea tree oil: consigliatissimo in presenza di onicomicosi in quanto si dimostra un efficace antibatterico e antifungino naturale;

Tea tree oil - Photo credits Pinterest

• olio di cocco, olio di jojoba e olio di mandorle: tutti oli in grado di regalare nutrimento extra alle unghie rendendole, al contempo, più morbide e forti.

Adesso che conosci i migliori rimedi, non spaventarti di fronte a qualche danno da smalto semipermanente! Ricordati di acquistare solo prodotti certificati e professionali e, dopo la rimozione, di prenderti cura delle tue unghie per mantenerle belle, forti e sane il più a lungo possibile!